lunedì 5 gennaio 2015

Non il solito sesso "vaniglia"

Workshop per conoscere tecniche e sensazioni del bondage giapponese. Rassegne cinematografiche che indagano la psicologia delle relazioni affettive, inclusa quella sadomaso. Studi e pubblicazioni sulle nuove dinamiche della trasgressione di coppia. Il mondo dell'eros estremo è una realtà sempre meno misteriosa. In Italia, si stimano circa quattro milioni di praticanti di BDSM e un sorprendente trend di crescita nelle vendite di accessori fetish. Protagonista nelle fantasie erotiche femminili, la sessualità alternativa stimola l'interesse per una ragione ben precisa: il desiderio di esplorare nuovi modi di vivere e condividere il piacere

A qualcuno piace caldo. Molto caldo. A qualcuno il sesso piace sperimentarlo nelle sue varie - soprattutto vere - sfumature. Trasgressioni inedite, preliminari arditi, sensazioni per palati forti. A qualcuno piace esplorare il complicato - ma evidentemente intrigante - mondo della sessualità alternativa. Fatta di bondage, giochi di ruolo, BDSM (acronimo di Bondage e Dominazione Sadomaso).
Quel genere di pratiche, insomma, che il controverso scrittore canadese Pat Califia ha definito "l'alta tecnologia del sesso" e che persino un illustrissimo della letteratura come James Joyce condivideva con la storica amante Nora Barnacle, alla quale destinava esplicite lettere erotiche (Le vite segrete dei grandi scrittori, Electa).

«Stando a una serie di recenti studi scientifici condotti sulla popolazione Occidentale, 1 coppia su 10 (sessualmente attive) pratica giochi in stile BDSM» spiega, a questo riguardo, lo psichiatra e sessuologo Alberto Caputo, presidente dell'IES, l'Istituto di Evoluzione Sessuale di Milano.«A questo dato si affianca un incremento nell'uso di accessori e strumenti fetish che, negli ultimi 5 anni, hanno visto aumentare le vendite del 500%». Complice, probabilmente, una crescente attrazione per l'estetica fetish come hanno dimostrato sulle passerelle le proposte di stilisti e designer, ma non solo. «Nella società attuale esiste tutto un mondo di interessi di tipo esploratorio nei confronti di pratiche sessuali che sono state "depatologizzate", e che si trovano all'interno di una dimensione che va da un livello soft a uno più hard», precisa Caputo.

E c'è di più. Nel regno dell'immaginario erotico femminile, la fantasia di dominazione/sottomissione appare particolarmente diffusa. Da un'analisi condotta qualche anno fa su 20 studi e pubblicata su Psychology Today emergono infatti liaison particolari con l'immaginario erotico delle donne occidentali più emancipate e che ricoprono ruoli di rilievo. Dal 31% al 57% dei casi, nelle loro fantasie compaiono giochi di sottomissione. Un dato che sul fronte psicologico è stato altresì interpretato come un volersi "spogliare" nell'intimità della propria carica professionale, lasciando da parte quella continua ricerca della parità dei ruoli che, probabilmente, ha senso soltanto in certi casi e certi ambiti (fonte: Newsweek).

In Italia non esistono stime ufficiali, ma analizzando le percentuali di praticanti di BDSM riscontrate in sondaggi e studi compiuti negli ultimi 15 anni in Occidente, e rapportandole agli ultimi dati Istat, emergerebbe il dato di quattro milioni di persone dedite alla pratiche del BDSM. Di certo, rispetto al passato, sul fronte della sessualità sembra esservi più curiosità verso tecniche, modalità, sensazioni "estreme" dopo i casi editoriali come la popolarissima trilogia delle "50 sfumature" e il conseguente proliferare di produzioni letterarie sul genere.

«L'interesse c'è, cresce ed è soprattutto trasversale», afferma Andrea de La Quarta Corda, violinista, esperto in educazione sessuale FISS e fondatore dell'associazione fiorentina che organizza corsi di Shibari, il bondage giapponese (il 18 maggio a Firenze lo Shibari Day e il 23 settembre workshop base e intermedio a Udine). «Ai miei corsi partecipano persone provenienti da tutt'Italia che vogliono imparare gli aspetti tecnici ed emozionali della legatura. Hanno un'età che varia dai 25 ai 50 anni, sono etero e omosex, professionisti e studenti. La cosa che noto, in tutti questi casi, è che c'è un interesse "sano" da parte di coppie con un certo affiatamento, a dispetto di quello che spesso presentano i media, e che non ha nulla a che vedere con la perversione».

Una chiara analisi la offre lo psichiatra Carlo Rosso, docente di Psicologia Clinica e Psicopatologia Sessuale all'Università di Torino e autore di Perversi e Felici, saggio sul sesso e la trasgressione nella vita delle coppie. "La sessualità consentita si muove su un doppio binario: sesso normale (con il partner, due corpi e niente fronzoli) e sesso trasgressivo (tutto ciò che non è considerato normale, inclusi i comportamenti ritenuti perversi). Per essere più espliciti, nel calderone del sesso trasgressivo rientrano tutte le diverse espressioni della sessualità feticista e sadomasochistica (giochi di sottomissione, scambio di coppia, sesso in luoghi pubblici, frequentazione di club privé, sesso con gli sconosciuti, sesso virtuale, ecc.).Viviamo in un'epoca curiosa in cui la sessualità trasgressiva (un tempo confusa e condannata come perversa) è accettata come possibile e diversa espressione della sessualità normale".

Talmente "normale" da non suscitare nemmeno troppo scalpore il video di Tied Tongue, ultimo singolo di Miley Cyrus, nel quale la cantante "ad alto tasso di trasgressività" appare impegnata a giocare con corde e nastri neri, in un chiaro riferimento al bondage.

«Da non dimenticare è che nello shibari, la visione giapponese del bondage, spesso "edulcorata" in Occidente, ci sono controllo e abbandono ed è una pratica legata al BDSM» tende a precisare il fondatore de La Quarta Corda. «Il bondage è fatto di controllo, di dominazione, di sottomissione, di esposizione, di sensazioni forti, di "piacevoli scomodità". Ognuno può trovare la sua via, più o meno colorata da BDSM. In genere, dico che è come mangiare gli spaghetti al peperoncino: c'è chi li preferisce appena piccanti e chi invece tanto forti da lacrimare, ma mangiarli senza peperoncino non avrebbe ovviamente senso! In fondo, anche il sesso "tradizionale" non è solo bacini e carezze…».

Più che di perversioni pericolose, quindi, si potrebbe parlare di "strategie creative per stare insieme in modo passionale".

Il bondage «è un viaggio che si intraprende a due», aggiunge infatti Andrea. «Fondamentale è imparare l'aspetto tecnico, ma anche apprendere a lasciarsi andare: percepire il contenimento attraverso le corde come un "abbraccio". Non tanto come una "restrizione", quindi, ma come un modo per abbandonarsi, sentendosi sostenuti».

Il nocciolo dello shibari è la comunicazione interpersonale.  «Le corde tese producono intimità ed entrambi i partner possono trarne piacere in modo diverso. Le corde sono lo strumento attraverso cui si crea un'unione particolare tra chi lega e chi è legato. Chi lega "guida", chi è legato risponde attraverso il linguaggio del corpo: ogni centimetro di corda è potenzialmente un mezzo per dare emozioni attraverso i cinque sensi. Nei miei corsi si impara a fare una legatura e a usarla come mezzo di comunicazione, anche per stimolare una sensazione. In una coppia che si limita a vivere una sessualità "mordi e fuggi", questa pratica può servire per riappropriarsi di fiducia e sensorialità ».

Il sempre meno misterioso mondo delle relazioni sadomaso sarà esplorato anche in occasione della Rassegna Cinematografica dedicata alle problematiche affettive "Così vicini, così lontani", in programma in queste settimane al teatro Franco Parenti di Milano. Nell'incontro del 5 giugno si prenderà spunto dal film di Steven Shainberg, Secretary, per discutere sul tema con il giornalista e scrittore Ayzad, divulgatore di sessualità alternative e autore de La Padrona, autobiografia di una delle più celebri dominatrici professioniste in Italia, nonché del bestseller BDSM - Guida per esploratori dell'erotismo estremo, in uscita a Giugno, per Lit Edizioni, in una terza edizione aggiornata. 


(Pubblicato su Glamour.it, 2014 - Photo courtesy of La Quarta Corda by Lightmotion, Model Arinel)