Un nuovo sondaggio condotto da Lelo fotografa i cambiamenti delle abitudini sessuali in 30 Paesi. In Italia cresce la soddisfazione sotto le lenzuola e anche la familiarità con gli accessori erotici: non sono più un tabù. Ma al Sud c’è ancora diffidenza…
Photo: Courtesy of Lelo |
Gli esperti ne sono sicuri: il 2015 sarà l’anno della svolta.
Dopo anni e anni di battaglie, censure, estremismi e silenzi cadranno anche gli
ultimi tabù sul fronte della comunicazione sessuale. Con più disinvoltura ci
scambieremo fantasie, disagi, desideri, sapremo basare le relazioni su una
maggiore confidenza sessuale, impareremo a sviluppare il nostro potenziale erotico,
senza timore di essere giudicati. Risultato: migliorerà il nostro livello di
benessere sessuale, grazie proprio a una maggiore capacità di comunicare
apertamente con il partner.
Non per nulla, negli ultimi 5 anni si è assistito a un
significativo cambiamento nel mondo della sessualità. Come rivela Lelo, azienda
svedese leader nella produzione di sex toys, impegnata nella realizzazione di
un sondaggio annuale che fotografa i comportamenti sessuali in 30 paesi, e che
ha visto la partecipazione di circa 50.000 persone (per partecipare all’edizione
2015 del survey basta accedere qui: http://it.lelo.com/survey
).
L’ultimo in ordine di tempo, relativo al 2014, descrive un’Italia
in fase di trasformazione, con percentuali che si avvicinano a quelle del resto
del mondo, seppur con ancora qualche gap nelle regioni meridionali.
A livello complessivo, l’83% delle donne intervistate
afferma di sentirsi libera di comunicare al partner le proprie preferenze a
letto, un dato che registra un considerevole aumento rispetto al 63% del 2009. In
Italia, la percentuale si assesta sul 74%.
Rispetto al 38% del 2011, il 74% dei partecipanti attuali si
dichiara inoltre aperto all’eventualità di possedere un sex toy. In questo caso
specifico, l’Italia rivela però delle differenze significative tra Nord e Sud: nelle
regioni settentrionali il 71% degli
intervistati si dimostra disponibile all’idea di possedere o acquistare un sex
toys, mentre in quelle meridionali solo il 58%. La media nazionale si attesta
quindi sul 65%.
Nel 2014, però, quasi il 50% degli intervistati si
sentirebbe a proprio agio nel regalare un sex toy a un familiare, rispetto al
solo 7% del 2011.
Sul fronte della soddisfazione a letto gli Italiani offrono inoltre un
quadro ben più positivo rispetto al passato: l’81% dei partecipanti si
definisce sessualmente soddisfatto rispetto a meno del 70% nel 2013.
Anche in questo caso, emerge qualche differenza significative
tra Nord e Sud: nelle regioni settentrionali gli italiani fanno meno sesso, ma
ne parlano con più disinvoltura, mentre in quelle meridionali sono più
passionali ma si parla meno o con più imbarazzo.
«I tabù stanno quasi
definitivamente scomparendo», è il commento di Steve Thomson, responsabile
del Global Marketing di Lelo, sui dati generali del survey. «La trilogia delle Sfumature ha esposto i
lettori a una sottocultura vibrante di accesa sensualità, incline a realizzare
i desideri più reconditi. Ma il 2015 sarà l’anno che scoperchierà la scatola
dei tabù».