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giovedì 19 marzo 2015

Come fare sesso al top nell’era digitale

La risposta è semplice: premendo il tasto “spegni” di tablet e smartphone. Sono loro i killer della passione, il terzo incomodo in camera da letto. Una ricerca inglese e un video realizzato da Durex mettono in luce la minaccia tecnologica che sta influenzando la qualità delle relazioni sessuali. All’estero e ora anche in Italia



Newfangled Pinup by the photographers of Phlearn
Iperconnessi e sessualmente insoddisfatti.  Succede a una percentuale sempre più alta  - e sempre più preoccupante - di coppie. Lo rivela una nuova ricerca inglese condotta per Durex dalla Durham University, dalla quale è emerso che il 40% del campione intervistato ritarda volontariamente il rapporto sessuale per dedicarsi all’utilizzo di dispositivi tecnologici, in gran parte smarthphone e tablet.
E non solo. Un terzo degli intervistati ha inoltre rivelato di aver risposto al telefono cellulare durante un rapporto intimo. 

 Quella che era già una malsana abitudine dell’ultimo decennio sembra essersi trasformata, nell’arco di poco tempo, in un fenomeno sociale dalle dimensioni sempre più preoccupanti. A farne le spese è ovviamente la relazione di coppia, insieme al livello di soddisfazione reciproca poiché, come spiega Mark McCormack, co-direttore del Centre for Sex, Gender and Sexuality della Durham University, «al giorno d’oggi la tecnologia influenza le relazioni a livello molto profondo. Ha fatto la sua strada in camera da letto in più modi, spesso con vantaggi, ma anche condizionando in modo potenzialmente negativo i rapporti, in quanto causa di frustrazione e tensione tali da invadere l’attività sessuale».

Le cifre inducono a riflettere: rispetto al 2000, il 20% delle coppie ha ridotto l’attività erotica e addirittura il 53% del campione si ritiene insoddisfatto della propria vita sessuale.
Anche in Italia il fenomeno sta assumendo proporzioni non indifferenti: con pc e cellulari accesi ad oltranza, la frequenza dei rapporti sessuali è calata fino al 70% in meno.  E sono soprattutto donne le “vittime” della dipendenza dallo smartphone: quasi il 29% usa il cellulare persino durante un rapporto, nel 12% dei casi per rispondere a una chiamata, nel 10% per leggere un sms (su telefono, Facebook o WhatsApp) e nel 5% per visitare la propria pagina di Facebook.


Non stupisce che gli esperti evidenzino le loro preoccupazioni riguardo l’intesa di coppia: «Lo strumento tecnologico rappresenta il terzo incomodo, un amante invisibile, vero è proprio killer della passione e dell’interesse erotico», spiega Laura Rivolta, Psicologa e Psicoterapeuta Specializzata in Sessulogia Clinica e in Terapia Sistematica Relazionale. «Il 30% degli uomini italiani posticipano il momento di coricarsi in quanto impegnati su mouse e tastiere del proprio PC, tablet o smartphone, mentre il 43% delle donne non si separa dal telefonino nemmeno sotto le lenzuola». Non è dunque un caso che il 35% delle femmine e il 29% dei maschi italiani giudichi insoddisfacente la propria vita intima.


Proprio per invitare a ritrovare l’intimità col partner, Durex, da sempre impegnata a divulgare l’importanza di una vita sessuale vissuta con reurn off to turn onsponsabilità e nel segno del benessere, ha realizzato un video ad hoc, il cui claim è appunto Turn off to turn on con il proposito di esortare le coppie a compiere “un passo indietro”, premere il tasto di spegnimento, chiudere la porta della camera da letto lasciando fuori la tecnologia, tornare a dedicare tempo esclusivo al dialogo intimo, al gioco a due, ai preliminari che riscaldano il rapporto.
È questo, oggi, il modo più efficace per migliorare la propria vita erotica, rilanciare l’eros sotto le lenzuola, riportare la soddisfazione ai livelli primordiali.

Come fare sesso al top nell’era digitale? Spegnete i cellulari e accendete la passione, quindi. Una nuova vita sessuale, più intensa e appagante, è possibile.

sabato 3 gennaio 2015

Rocco Siffredi e gli errori delle coppie (non solo a letto)

Dagli amori effimeri dei tempi moderni al potenziale sessuale inespresso di ciascuno di noi, all'erotismo ludico "salvacoppia". A tu per tu con il celebre pornoattore, special guest della Durex Love Parade di Bologna, la città più passionale d'Italia secondo il concorso Loveville 2013 

Rocco Siffredi è un uomo ampiamente dotato. Di senso estetico (l'affascinante moglie Rozsa Tassi, in arte Rosa Caracciolo, è stata Miss Ungheria), senso della famiglia (è padre scrupoloso di due ragazzi di tredici e diciassette anni), senso degli affari (oltre a una sua casa di produzione di film hard, Rocco ha recentemente abbracciato il mondo del Food & Wine, creando il brand di una catena di ristoranti, i Rocco's World Café, e presentando un vino insieme all'amico abruzzese Jarno Trulli all'ultimo Vinitaly).
Ma la natura, con lui, è stata generosa anche sotto un altro aspetto: gli ha donato un grosso senso dell'ironia. E lo sfrutta, sapientemente, in ambito artistico nel nuovo programma tv di Sky dedicato all'erotismo di coppia. In "Ci pensa Rocco",  il celebre pornodivo incontra coppie che hanno bisogno di vivacizzare la vita intima e rinvigorire un eros un po' troppo assopito, dando loro dritte e soluzioni smart. Lo fa con un approccio che fa leva, appunto, sul sense of humor: «chi si aspetta qualcosa di strong resterà spiazzato!».
Capita poi che, fra una ripresa e l'altra, Rocco Siffredi partecipi a eventi particolari in veste di ospite d'onore.  Come nel caso della serata organizzata da Durex, a conclusione del concorso Loveville 2013, che ha eletto, fra quindici candidate, la città più passionale d'Italia, quella cioè dove più si fa l'amore. Rocco è infatti la guest star della Love Parade, la grande festa organizzata il 19 aprile nella discoteca Matis della città che si è aggiudicata il titolo: Bologna. Qui, nei due mesi di competizione, è stato registrato il maggior numero di vendite procapite (davanti a Firenze e Verona, rispettivamente seconda e terza classificata) di prodotti legati alla sfera sessuale, tra mass market e canale farmaceutico, per una spesa totale di 546 mila euro.

Bologna la buongustaia e ora anche la passionale…
«Non mi stupisce che sia risultata la città dove più si fa l'amore! I bolognesi sono gente che ama divertirsi. E sanno bene come si fa. La passionalità è un elemento fondamentale. Significa vivere con il massimo del coinvolgimento, fare le cose mettendoci il corpo e l'anima».
Eppure non sempre una passione travolgente dura nel tempo. Succede in certe relazioni...
«Molte coppie, oggi, sono come fuochi di paglia. Si incontrano, si sposano e, il più delle volte, si lasciano dopo un po'. Io e mia moglie siamo insieme da vent'anni ed è grazie a lei che ho capito molte cose. Per esempio, che è un errore cercare "l'anima gemella". È vero, nella vita può capitare di incontrare ragazze che ti attirano e con cui pensi di poterti divertire di più. Ma non puoi dimenticare, per questa ragione, la storia della tua vita».
Difficile mantenere sempre alta l'attrazione reciproca, come si fa?
«Ci sono tre ingredienti fondamentali, a mio avviso, per far durare un rapporto: in primo luogo la tolleranza, sentimento che le coppie giovani non sembrano conoscere. Segue la volontà di rinnovarsi, in continuazione. Noi siamo un po' come le piante: abbiamo bisogno di acqua e cure quotidiane. Non dobbiamo mai dare l'altra persona per scontata, nella nostra vita».
È in questo che, secondo te, sbagliano uomini e donne?
«Lo sbaglio consiste nel fatto che a volte "ci si rilassa" troppo. L'uomo perde la voglia di essere "figo", la donna dimentica di rendersi attraente, di giocare con la propria sensualità. Qui entra in gioco il terzo ingrediente: la creatività . In particolare nel sesso, è davvero importante giocare insieme, personalizzarsi, inventare e sperimentare con un approccio curioso».
Per esempio?
«La prima cosa da capire è che la vera sessualità viene spesso vissuta soltanto al 10%. È sul potenziale inespresso che si può lavorare. A una donna basta giocare con il make up: guardarsi truccata può già permetterle di trovare un elemento in più per abbandonare il vecchio modo di porsi e adottarne uno nuovo.  Anche gli accessori che esaltano la femminilità sono dei must: l'impianto make up e tacchi a spillo funziona sempre tantissimo».
E i sex toys?  Quanto possono aiutare l'erotismo di coppia?
«Possono essere interessanti soprattutto per le donne: il comparto destinato al piacere femminile, di fatto, è il più sviluppato. Personalmente ne vedo pochi. In genere mia moglie li usa soltanto quando io sono via per lavoro».
C'è anche chi, per piacere di più, ricorre alla chirurgia estetica nei punti "clou"…
«Mi è capitato molte volte di incontrare ragazze con il complesso del seno piccolo o ragazzi che si pongono il problema delle dimensioni, ripetendomi: "tu fai presto a dire che non sono importanti" (ehm… se vi state chiedendo quale sia la portata della "dimensione artistica" di Rocco Siffredi, la risposta è: 23 centimetri, ndr). Chi ricorre a questi interventi, in altre parole, ha bisogno di risolvere un suo problema e io non ho nulla in contrario con questa scelta, se ciò può servire a portare benessere, a vivere il proprio corpo in maniera più serena. Un seno al silicone può essere ugualmente interessante, anche se, personalmente, ritengo che non vi sia nulla di più bello di ciò che è totalmente naturale».
D'accordo, la sua "specialità" sarà anche il sesso anale. Ma Rocco Siffredi è decisamente un uomo avanti.

(Pubblicato su Style.it, 2013. Foto: Rocco Siffredi Official on Instagram)