Si chiama Pornsaints la web community con “un approccio artistico al porno, un approccio pornografico all’arte, un approccio pornoartistico alla religione”. Un collettivo di pittori, digital artist, video maker che lavorano insieme ad attrici del cinema hard con un obiettivo comune: esplorare uno degli aspetti più invasivi della società contemporanea. Con un risvolto artistico-spirituale che invita a riflettere…
Tutto può essere oggetto d’arte. Indipendentemente da ciò
che rappresenta nella quotidianità, nel preciso momento in cui si sceglie di
farne “qualcosa di artistico”, un soggetto, un’idea, una condizione smette di
essere ciò che è per diventare qualcosa di diverso: aspirazione, ispirazione, messaggio.
Non può esservi giudizio e ben che meno pregiudizio nell’arte:
entrare in questo “spazio”, dove regna libertà di pensiero, significa varcare
la soglia di un’altra dimensione. Qui, a dettare i parametri sono gli input che
derivano dai cinque sensi. Più uno: l’immaginazione.
Marie McCray by Francesco D'Isa |
Nel suo piccolo saggio Lo
spirituale nell’arte, già Wassily Kandisnky spiegava che «L’artista deve
essere cieco alle forme “note” o “meno note”, sordo alle teorie e ai desideri
della sua epoca. Deve fissare gli occhi sulla sua vita interiore, tendere
l’orecchio alla necessità interiore».
Nella sua espressione più autentica, l’arte è quindi alimentata
dalla realtà e dai suoi elementi, ma ne estrapola il potenziale inespresso, le
contraddizioni, i misteri, le ricchezze. Diventa, in pratica, un detonatore di
emozioni e percezioni che spingono oltre il pensiero. E c’è di più: nelle sue
rappresentazioni più “alte”, l’arte si eleva a luogo di connessione tra l’umano
e il divino, a trait d’union tra realtà e trascendenza.
Uscire allora dagli schemi del proprio tempo, liberarsi dalle
convenzioni, diventare outsider capaci di leggere “fra le righe” della realtà.
E interpretarla, comunicarla attraverso un particolare linguaggio, uno
stile personale.
Questo è Pornsaints (www.pornsaints.org), collettivo di
artisti che coniuga espressione artistica e pornografia. Ne fanno parte personaggi
di tutto il mondo che lavorano con le più diverse tecniche, dal video all’arte
digitale, alla pittura a olio. Un gruppo che vive anche al di fuori del web,
partecipando a mostre ed eventi worldwide - da Firenze a Berlino, da
Londra a San Francisco - una web community che rappresenta il primo vero
portale di porn-art.
«La pornografia è uno
degli aspetti più importanti e invasivi della società contemporanea, eppure
nessuno ne parla, se non all'interno di un monotono dibattito pro/contro. Solo
di recente, per esempio, è nata una rivista di studi accademici sul tema. Una
cosa così importante, l'arte non può certo ignorarla», evidenzia Francesco
D’Isa, artista, scrittore, critico d’arte e fondatore del collettivo.
Kerry Louise by Glenn Arthur |
Laureato in Filosofia a Firenze, pioniere in Italia nel campo
dell’arte digitale, fondatore della rivista “Mostro”, D’Isa ha pubblicato vari
romanzi (il più recente, da poco uscito, è Anna, storia di un palindromo, edito da
Effequ) e per Pornsaints organizza mostre d’arte
ed eventi in gallerie d’arte internazionali e festival erotici in tutto il
mondo. L’idea di una web community che unisca artisti e porno star è stata sua.
«Anni fa, Gregorio
Magini, scrittore (La famiglia di pietra, Round Robin 2010) e mio carissimo
amico, mi disse qualcosa come “disegni sempre donne nude, perché non lavori con
le porno star?”. Da lì il passo alla fondazione di Pornsaints
(www.pornsaints.org) è stato relativamente breve. Come prima cosa scrissi un
saggio/divertissement sul tema “pornografia e trascendenza”, che vi invito a
leggere se davvero siete interessati a sapere cosa hanno in comune le due cose.
L’idea di Pornsaints è piaciuta molto, ci ho lavorato sopra ed ho esteso il
progetto ad altri artisti. Oggi il gruppo riscuote un buon successo
internazionale, abbiamo esposto in Europa ed USA sia in gallerie d’arte che
nell’ambito di festival pornografici», racconta il fondatore.
Muse ispiratrici degli artisti del collettivo sono proprio
le star del porno. «Ad ogni artista ne
viene affidata una e poi lavorano "assieme"».
Gli artisti, invece «sono
stati coinvolti direttamente attraverso mie ricerche e conoscenze nel mondo
dell'arte contemporanea. Molti di loro
sono anche diventati amici delle porno star ritratte e questo mi ha fatto molto
piacere. Uno di loro è anche un porno attore lui stesso, e ha ritratto la sua
ragazza».
Tra gli estimatori del progetto vi sono artisti, attori porno, e chiunque non
abbia pregiudizi concettuali. Eppure questo genere di espressione artistica non
sempre è stata accolta positivamente. «In
certi casi, è stata oggetto di censura o condanna da parte di vari elementi più
tradizionalisti e conservatori».
Ariel X by B-9 |
Facendo leva su un forte dualismo tra corpo e spirito, sacro
e profano, carnalità e trascendenza, alla base della fondazione di Pornsaints c’è
infatti un concept particolarmente audace: quello della possibilità di “santificazione”
attraverso le porno-performance.
«È una mia
estremizzazione e semplificazione concettuale, ma sì», precisa D’Isa. «Cito dal
breve saggio: Anche la pornosanta abita la casa dei santi, ma vi è giunta
percorrendo una via diversa ed è entrata bussando ad un' altra porta. Se il
santo, in un certo senso, ha raggiunto l'assoluto arrampicandosi su Dio
(qualunque Dio), la pornosanta ha raggiunto l' assoluto scavalcando l'uomo. La
sua strada non passa attraverso la rinuncia al mondo dell' uomo in favore del
divino, ma attraverso la massima e contemporanea partecipazione a caratteri
opposti del mondo umano. Abbiamo visto come una pornostar faccia del sesso e
delle sue infinite varianti una professione, trasformando una pulsione generale
dell' uomo in un mestiere. Essa cede a tal punto alla propria umanità (in
questo caso al desiderio sessuale) da poterla trattare con distacco; da qui la
sintesi di opposti di cui è rappresentazione vivente. Un attore recita vari
caratteri dell'essere umano senza mai esserli realmente. In questo consiste la
sua catarsi, nell'essere e non essere contemporaneamente un avaro, un
assassino, un innamorato ecc., un porno attore non recita la parte di uno o più
individui, ma di chiunque. Recitando il sesso, egli recita l' uomo nei sui
istinti più primordiali e generici; laddove l' attore si spoglia delle proprie
determinazioni sociali e personali per indossarne altre - liberandosi, l'attore
hard si spoglia delle proprie determinazioni umane per indossare determinazioni
umane in generale. Interpretando chiunque, si libera da chiunque».
January Seraph by Joshua Burbank |
Il collettivo
organizza e partecipa anche a eventi e show internazionali, ma nonostante la
curiosità che probabilmente vi ha suscitato non li vedrete prossimamente e
dovrete accontentarvi di dare una sbirciatina al sito. «Al momento sono troppo impegnato su altri fronti e non ho in programma
nuove mostre», precisa D'Isa. «Sto ultimando un nuovo romanzo. E sarà proprio sul tema della
pornografia».
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